ESCURSIONE DI DOMENICA 30 OTTOBRE 2011 - Reportage

Ritratto di ace
NATURA & STORIA PATRIA

L'escursione sul Carso Monfalconese alla scoperta dei resti della Grande Guerra ha visto trenta partecipanti di tutte le età, i quali, complice la bellissima giornata, si sono avventurati nella pineta sopra la stazione ferroviaria, nella grotta Vergine e fino alla zona monumentale di Quota 85.
I Marinai d'Italia di Monfalcone hanno condotto il gruppo fornendo notizie sugli avvenimenti dell'epoca anche con l'aiuto di un congruo numero di stampe molto grandi di immagini dell'epoca, qualcuna delle quali scattata nel luogo in cui è stata poi proposta domenica pomeriggio.
Ad arricchire l'offerta i rievocatori "Grigioverdi del Carso" che, in divisa italiana ed austroungarica del 1915, hanno atteso gli escursionisti nei pressi della Grotta Vergine. Ad illuminare il percorso all'interno della cavità, scoperta proprio nel '15 a seguito di lavori di fortificazione, ci hanno pensato quelli del "Gruppo Speleologico del Fante" che, oltre a rendere sicura l'avventura dei "marinai" hanno spiegato la storia e le caratteristiche salienti della cavità che, dal '16 alla ritirata in conseguenza dei fatti di Caporetto, rappresentò luogo importantissimo per i soldati italiani impegnati nei durissimi combattimenti sul Carso Monfalconese.
Congedatisi dai rievocatori e dagli speleologi, i Marinai hano proseguito per la Selletta di Quota 85, raggiunta senza particolare fatica dopo 35-40 minuti di passeggiata. Se si pensa che i soldati italiani impiegarono un anno (giugno 1915 -agosto 1916) per coprire la stessa distanza si può ben capire la durezza dei combattimenti di cui fu teatro quella porzione di Carso.
Il destino ha voluto oltretutto che proprio alla selletta di Quota 85 il terreno abbia reso una "patrona" di '91 (il fucile in dotazione all'esercito italiano) inesplosa ed in perfetto stato di conservazione, testimonianza ulteriore, qualora ce ne fosse stato bisogno, dell'enorme quantità di mezzi impiegata nel conflitto.
Il ritrovamento ha concesso di accendere, con la polvere che la cartuccia conteneva, una fiamma che, seppur di breve durata, per il suo aspetto è stata specialissima e, per certi versi ha rappresentato quelle vite, specialissime ed anch'esse di breve durata che il Carso ha visto bruciare.
I Marinai hanno rievocato la figura e le vicende del Marinaio Enrico Toti che in quei posti si donò all'Italia.
Al giovane Carlo, attento ed avido ascoltatore delle vicende di storia patria, il compito di leggere la motivazione della medaglia d'oro al valore militare concessa ad Enrico Toti da Roma, volontario con i Bersaglieri che il 6 agosto 1916 andarono all'assalto di Quota 85 sopra Monfalcone, quella Monfalcone che, negli anni del secondo dopoguerra verrà decorata di medaglia d'argento al valor militare e, nella motivazione, verrà definita: Madre adottiva di Enrico Toti.
Volti distesi ed appagati sono stati il miglior ringraziamento che i Marinai d'Italia di Monfalcone abbiano potuto ricevere dai loro Ospiti in questa bellissima domenica di fine ottobre.

Maurizio Bon - Presidente di ANMI Monfalcone

(in allegato, per i soli utenti registrati, una minigalleria fotografica)